"Non ci sono distinzioni particolari dal tanaceto vulgare. Il tanaceto è una pianta perenne con portamento eretto, è molto conosciuto in Piemonte con il nome ""arquebuse"". Lo si può piantare sia in vaso che in pieno campo, predilige un terreno drenante con posizione soleggiata o semi-soleggiata, non teme il freddo ma in inverno la parte fogliare potrebbe seccare, per poi rigermogliare in primavera. Le foglie sono pennate, arricciate, profondamente divise da segmenti dentellati di colore verde scuro, i fiori sono a forma di piccoli bottoni, di un intenso colore giallo. Le foglie se sfregate emanano un pungente ma gradevole profumo, più aromatizzato del tanaceto a foglia liscia."
Le foglie e i fiori, in Piemonte e in Francia, vengono usati per la preparazione del liquore di Arquebuse, molto apprezzato e ricercato. Quasta varietà a foglia riccia è più consigliato e adoperato, grazie al suo aroma più intenso. In cucina il tanaceto viene usato in piccole quantità, per aromatizzare frittate e insalate. A causa del tujone presente nella pianta, il tanaceto è considerato pericoloso e velenoso se consumato in grandi quantità, ha però proprietà digestive e vermifughe. Fin dall' antichità le foglie e i fiori venivano usati come insetticidi naturali, posti tra la biancheria, magazzini o finestre, allontanavano mosche, pulci, tarme e formiche.
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